lunedì 31 luglio 2017

MONTE LEGNONE Da Pagnona al Rifugio Griera lungo la strada militare

SENTIERO: T
TEMPO MEDIO DI ASCENSIONE 2:00
TEMPO MEDIO DI DISCESA:  1:20
ALTITUDINE MASSIMA 1695
RIFUGIO DI RIFERIMENTO: GRIERA
PERIODO CONSIGLIATO: TUTTO L'ANNO SE NON C'E' NEVE, IN AUTUNNO INVERNO TELEFONATE PRIMA PER SAPERE SE IL RIFUGIO è APERTO

L'itinerario che vi proponiamo oggi fa parte della sottocategoria dei "Culipesantissimi", una specie di trekking induividuata nel primo ottocento dalle signore bene della borghesia inglese. In parole povere è un percorso dove non potete trovare nessuna scusa, o arrivate in fondo o siete pronti per il salumificio, nei panni della mortadella.
Nonostante la premessa atletica il percorso è molto panoramico e vi permette di osservare alcuni bellissimi scorci della zona Lariana.

Pronti? via.
Bacio alla mamma: FATTO
Lettera di addio alla fidanzata (che non si sa mai cosa può farti una capra nel bosco): FATTO
Zainetto dei supereroi in spalla: FATTO

Settate il vostro navigacoso sull'abitato di Pagnona, giunti che vi sarete superatelo e dirigetevi verso Tremenico, sono pochi chilometri di strada molto stretta a due corsie per senso di marcia, state molto accorti (sul serio stavolta). Prima di giungere a Tremenico vedrete una strada sterrata molto evidente che si discosta dalla strada principale sulla vostra destra, sulla sinistra c'è un piccolo parcheggio buono per tre o quattro di macchine al massimo, vi accorgerete che è la strada giusta per via dei vari cartelli che indicano i vari alpeggi e la palina segnaletica che vi indica se il rifugio Griera, vostra
meta, è aperto o chiuso. Fermate il vostro biroccio e cominciate la salita.

Quella che si apre davanti a voi è una vecchia strada militare costruita nel primo novecento quando il monte Legnone era parte integrante di quell'enorme spreco di tempo e soldi del regno che prese il nome di Linea Cadorna (se siete interessati andate su Wikipedia  che un ripasso di storia non vi può che fare bene, e poi magari questa sera finite a banfarvi della cosa e riuscite pure a limonare).

Ora, senza stare a dilungarci troppo sappiate che lo sterrato non vi abbandonerà praticamente più e salirà in quota dolcemente per 750m di dislivello e 19 tornanti che, per vostra conoscenza sono segnalati con numerazione progressiva dalla polisportiva di Pagnona.

Superato il 19° tornante evitate la strada dritta che vi indica la cima del monte Legnone (salita di cui parleremo in un post successivo) e dirigetevi verso il rifugio che ora noterete poco copra di voi.

Nota culinaria N°1 poco prima del rifugio troverete una malga con animali liberi al pascolo (se vi portate dietro Fido ricordatevi di mettergli il guinzaglio, mucche e capre di montagna non sono sempre amichevoli con gli altri animali e qualche cartello vi ha già avvertito durante la salita). Alla malga si produce dell'ottimo formaggio di mucca e di capra (sorpresa, le malghe servono per fare il formaggio non per segregare Heidi). Se trovate il padrone il consiglio è quello di comprare un bel pezzo di quello che vi pare, tanto è tutto molto buono.

Superata la malga il Rifugio è a un passo.

Nota culinaria N° 2, al Griera si mangia tanto e bene, la sapiente ostessa, Serena, vi farà mangiare fino a esplodere quindi godete. Non mancate di assaggiare pure le grappe e i liquori, fidatevi.

Buona salita e buon colesterolo! 







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