lunedì 25 maggio 2015

VAL DI MELLO... anche tu puoi andare a disturbare gli arrampicatori felici!


SENTIERO: T 
TEMPO MEDIO DI ASCENSIONE 1:50 
TEMPO MEDIO DI DISCESA: 1:20
ALTITUDINE MASSIMA   1255 M 
RIFUGIO DI RIFERIMENTO: SUL SENTIERO SI POSSONO TROVARE MOLTISSIMI RIFUGI DI BASSA MONTAGNA E UNA TRATTORIA
PERIODO CONSIGLIATO: DA APRILE A FINE OTTOBRE 

Dopo aver esplorato alcuni sentieri del triangolo lariano, comodissimi da raggiungere con la tua autovettura dalle città e dai paesoni della pianura ora ti proponiamo un sentiero che si inerpica sulle montagne della Valtellina, nella magnifica Val di Mello.

Questo sentiero, questa volta, lo puoi fare con tutta la famiglia, anche con la vecchia zia che continua a riempirti di bacioni e che anche se ormai sei quasi arrivato ai quaranta ti chiede ancora se ti sei diplomato e se hai la morosa (hahahaha); è molto tranquillo non ha alcun tipo di difficoltà, ma da una bella sensazione di montagna.
Se porti su con te un bradipo obeso in condizioni ancor peggiori delle tue potresti addirittura fare la figura di quello che di montagna ne sa una cifra, percorrendo spocchioso un sentiero quasi sempre pianeggiante ma con le alte cime delle montagne davanti a sé.

Prima di spiegarti il tracciato, poche parole su cosa rappresenta la Val di Mello per la comunità dei montagnari veri e propri.
Apriamo il libro di terza elementare alla pagina "Le Glaciazioni": devi sapere che tutta l'imponente vallata che hai davanti una volta era un enorme ghiacciaio.
Con il termine dell'ultima glaciazione i costoni di alcune delle montagne granitiche che hai di fronte si sono staccati e sono letteralmente scivolati a valle disponendosi in bella posta qua e la per i pianori erbosi liberi dalle lingue di ghiaccio.
Questo ha fatto sì che la valle sia piena di massi granitici modellati dal ghiaccio (anticamente) e dal vento e dalla pioggia (nei tempi più recenti) e che questi siano negli anni diventati il paradiso dell'arrampicata di tutto il mondo.
Per tutto l'anno l'intera valle è percorsa da gruppi di arrampicatori di diverso tipo che provano e riprovano le loro vie e che rendono l'intero luogo un posto vivo e magico.

Durante la tua salita troverai molto spesso dei grossi massi dove gli amanti della disciplina chiamata Boulder si appendono con titanico sforzo alle rocce e tentano eleganti progressioni per raggiungerne la vetta. Un pò quello che fai tu quando devi salire al secondo piano e ti accorgi che l'ascensore è rotta, solo che loro si lamentano meno, non la menano per una settimana con l'amministratore e se gli offri una birra magari ti raccontano cose interessanti (mentre la tua disavventura con l'ascensore che stai propinando ai vicini da giorni non lo è) 

Comunque oltre che per questa particolarità eccezionale la valle (dichiarata riserva naturale nel 2009 e preclusa al traffico veicolare) è uno spettacolo di incredibile bellezza anche per un camminatore come te.

Il modo più comodo per raggiungerla è quella di impostare il navigatore del tuo veicolo dotato di ruote sul paesello di San Martino Val Masino (SO).
Arrivato a San Martino cerca la chiesa del paese, non potete mancarla, assomiglia ad una chiesa... comunque se non siete abituati chiedete a qualunque vecchietta.
dietro alla chiesetta, sotto un grosso masso si apre un vicolo che vi porterà su un sentiero segnalato piuttosto semplice e pianeggiante che in poco più di 10 minuti vi rimetterà su di una strada asfaltata.  
L'unico dubbio che potrebbe venirvi su questo sentierino lo potreste avere una volta giunti ad un bivio: sulla vostra sinistra il sentiero continua a salire, andate da quella parte, il sentiero che va in discesa arriva al torrente poco sotto e lì si ferma.
oltrepassato il bivio troverete altre diramazioni, tenete sempre il sentiero meglio tracciato ma non preoccupatevene troppo, sbucherete sempre sulla strada asfaltata solo qualche metro più avanti o più indietro.

Arrivati come sarete sull'asfalto che tanto vi richiama i vostri echi da cittadini, volgete lo sguardo alla vostra destra e cominciate a camminare.
Di lì a pochi istanti, vedrete uno spiazzo con un cartello su cui campeggia la scritta VAL DI MELLO e una sacco di adesivi appiccicati.
Sono gli stemmi di vari gruppi di arrampicata e di alcune marche tecniche per l'arrampicata e il boulder, segno della presenza costante degli arrampicatori nella valle.
come potete vedere dalla fotografia il cartello riporta anche l'indicazione del rifugio Allievi, la camminata per questo rifugio è davvero bella ma molto complessa e per certi versi da affrontare con attenzione, nel prosieguo della vostra camminata troverete altre frecce per il rifugio, se siete dei neofiti per ora il consiglio è di non seguirle (4 ore sono davvero 4)

poco oltre il cartello la strada da asfaltata si fa acciottolata, sempre larga e ben tenuta, costeggia il fiume e regala i primi begli scorci su tutto l'arco della valle, fino a giungere al parcheggio della locanda risotrante Gatto Rosso, primo punto di ristoro della valle.
superato il ristorante il sentiero si stringe un pò e dopo una breve pendenza agli occhi del turista si apre l'intera magnificenza della valle.

una delle caratteristiche più intriganti della valle è il continuo fiorire di laghi limpidissimi e polle d'acqua gelide che costellano l'intero percorso e offrono all'amante della fotografia una continua fonte di soste e di scorci... 
Uno dei luoghi più fotografati è un lago dalle acque smeraldo chiamamto simpaticamente il Bidet della Contessa.
Non mi sono mai soffermato a cercare di capire il perché del nome ma il colpo d'occhio ha un che di libro fantasy.
camminando sul sentiero noterete una pietra che si stende per qualche metro all'interno del lago, è il punto panoramico migliore per ammirare la bellezza del sito.
Probabilmente è superfluo dirvelo, perché siete degli adulti e perché certe idee non le avete mai avute nemmanco quando eravate cuccioli di foca ma resistete alla tentazione di farci un tuffo, specialmente se avete appena mangiato le provviste che la mamma vi ha messo nello zaino... l'acqua è gelida e finirci dentro provoca ipotermia.

Superato il magnifico scorcio ben presto vedrete le sagome di alcune case, sono vecchie baite di pastori e contadini che ora sono state riammodernate come case vacanze. Qui potete trovare altri due punti di ristoro attivi praticamente tutto l'anno (eccezion fatta per i mesi invernali più estremi).
superato il gruppo di case di cui abbiamo appena parlato il sentiero continua in piano costeggiando o allontanandosi dal fiume per poi riprenderlo di lì a poco. seguendolo troverete un masso con l'indicazione per il rifugio Allievi (aperto da gugno a ottobre), non seguitela perché da lì, per arrivare a destinazione ci sono almeno tre ore di strada (bellissima ma fuori portata per un neofita).
Sempre tenendo la strada di fondovalle arriverete ad un ponte di legno sul fiume: i ponti sono due uno più in alto, certamente migliore e più solido e uno più in basso, vecchio e traballante che ha il pregio di farvi risparmiare qualche minuto. In ogni caso non fatevi venire l'idea malsana di guadare il fiume (l'ho visto fare da alcuni fessi in qualche occasione), subito sotto ci sono alcune piccole cascate e rapide che nascondono sassi pericolosissimi, scivolare significa rischiarci la pelle!
Superato il ponte trovate la vostra passeggiata giunge al temine all'interno di un anfiteatro naturale che toglie il fiato per la sua maestosità.
I ghiacciai i boschi e la velle sono gentilmente offerti da madre natura.
      







  

3 commenti:

  1. Andrò a vedere qyesto paradiso la prossima settimana.

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  2. Ciao.... Vorrei sapere il tempo di percorrenza da dove si lascia il mezzo al laghetto...grazie

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